LOMBALGIA E TRATTAMENTO OSTEOPATICO

LOMBALGIA E TRATTAMENTO OSTEOPATICO

 
La lombalgia rappresenta uno dei disturbi in assoluto più frequenti: è la seconda causa di visite mediche dopo le forme influenzali e si stima che 4 persone su 5 prima o poi ne soffrano nel corso della vita.
 
Il tratto lombare della colonna vertebrale, comprendente 5 vertebre, è coinvolto praticamente in tutti i movimenti: è fondamentale per mantenere la stazione eretta, permette la rotazione del tronco, la sua flessione e la torsione.
 
Generalmente, il dolore è trasversale nella parte lombare con possibile irradiazione al nervo sciatico (lombosciatalgia). Quando la lombalgia è cronicizzata può essere riacutizzata da determinate posture (ad esempio, stare troppo tempo in piedi nella stessa posizione, o seduti durante la guida in auto per lunghi percorsi).
 
 
Da un punto di vista osteopatico le cause che possono sviluppare un mal di schiena possono essere davvero tante e spesso possono essere localizzate anche in altre zone del corpo.
 
Attraverso un’ attenta Valutazione Osteopatica si potrà individuare l’origine del problema ed eseguire un Trattamento mirato, andando così a migliorare o a risolvere tutti quei sintomi dolorosi della persona.
 
Tra le numerose cause possiamo trovare:
– Un blocco della mobilità vertebrale e/o blocco del bacino (sacro-iliaco, sinfisi pubica);
Un coinvolgimento di un nervo (sciatica, femorale);
Una disfunzione articolare dell’anca, ginocchio, caviglia/piede, che condizionano la postura globale della persona.
Disfunzioni delle curve vertebrali (iperlordosi e ipercifosi, atteggiamento scoliotico o verticalizzazione della colonna);
Disfunzioni viscerali (molto importanti in quanto sono connesse con il sistema muscolo scheletrico e lo condizionano)
Traumi (colpi di frusta, cadute sul sacro)
Aderenze cicatriziali (taglio cesareo, appendicectomia e altri interventi chirurgici).
 
L’ osteopata quindi deciderà quale sarà il miglior percorso terapeutico, avvalendosi di metodi e tecniche diverse anche in base al tipo di paziente che ha davanti, basandosi sulle sue qualità palpatorie, di osservazione e diagnosi; non sottovalutando, comunque, ove necessario, il ricorso a più approfondite valutazioni tipo RMN, RX e TAC.
 
 
 
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